I piccoli prestiti sono finanziamenti di entità ridotta, compresa generalmente tra i 1.000 e i 5.000 euro. Sono prodotti che rispondono a esigenze di liquidità immediata, poiché vengono erogati in tempi piuttosto rapidi e con procedure di controllo e smistamento delle richieste semplificate, ma presentano tassi d’interesse mediamente più alti di finanziamenti tradizionali dall’ammontare superiore. Almeno in apparenza, lo scenario attuale del credito in Italia sembrerebbe penalizzare l’offerta di piccoli prestiti: sempre più spesso, infatti, sono le famiglie abbienti a fare ricorso alla leva finanziaria, sia attraverso il credito al consumo sia tramite prestiti di importo elevato. L’ammontare medio richiesto dagli italiani per i prestiti personali è cresciuto dell’8% nel 2008 e ad oggi si aggira intorno agli 11mila euro. Eppure, anche i piccoli prestiti hanno un loro mercato ben preciso: basti pensare che nel corso dell’ultimo anno le erogazioni di questi prodotti sono aumentate del 15%, in larga misura per soddisfare le richieste di chi ha difficoltà a pagare l’affitto. Non sorprende, quindi, che vi siano operatori specializzati esclusivamente nell’offerta di piccoli prestiti e che anche le banche e le società tradizionali mantengano aperte linee di credito pensate appositamente per questo genere di esigenze.