Il prestito con pegno è un finanziamento che viene concesso dietro consegna di un bene mobile quale garanzia reale del debito. In altre parole, il richiedente lascia all’istituto di credito un bene di sua proprietà (che può essere un orologio, un gioiello, o un qualsiasi oggetto durevole prezioso), e riceve in cambio un prestito di importo direttamente proporzionale al valore dell’oggetto in questione. Il prestito massimo così ottenibile ammonta a 30mila euro, e il tasso di interesse praticato dal Monte dei pegni è pari al 7% annuo circa. Se il debitore non paga una rata, la banca o l’ente finanziario può rivalersi mettendo all’asta il bene stesso: il tasso di insolvenze registrato ammonta in media al 5-6% dei casi. In Italia, vari operatori offrono ai clienti questa tipologia di prestito. Esistono molti istituti di credito specializzati in credito con pegno. Dal 2001 ad oggi, questa forma di prestito ha conosciuto un forte sviluppo, quantificato dall’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) in un +7% annuo di richieste presentate al Monte dei pegni. Dinanzi alla crisi e agli stringenti criteri di concessione del credito da parte di banche e società finanziarie, molti italiani scelgono di ottenere liquidità in tempi rapidi ricorrendo ai prestiti con pegno: un sistema che resta valido anche per i cattivi pagatori e i protestati, dal momento che si basa su una garanzia reale e non richiede ulteriori verifiche patrimoniali.