Il prestito personale è una forma di credito non finalizzata per importi compresi tra 500 e 80mila euro circa, con un ammortamento del debito a rate costanti e tassi fissi. Viene rilasciato da banche ed enti finanziari a clienti che possano dimostrare di essere in grado di saldare il dovuto e che non siano protestati o cattivi pagatori. Il finanziamento non è volto all’acquisto di uno specifico bene o servizio e quindi non deve essere motivato, né è sottoposto a garanzie reali come invece accade per altre tipologie di prestito finalizzato. Per prestiti personali di una certa entità, generalmente superiori ai 10mila euro e quasi sempre per quelli compresi tra i 15 e i 30mila euro, è prassi comune che l’istituto di credito chieda comunque una garanzia; in tal caso, produrre una documentazione che attesti la destinazione del capitale può facilitare la concessione del prestito personale, mentre in altre occasioni può essere necessario ricorrere all’istituto della fideiussione o alla cambializzazione delle rate. Per ottenere più facilmente un prestito personale, Offerte Prestiti vi consiglia inoltre di rivolgervi a una banca di fiducia, o a una società finanziaria con la quale abbiate già instaurato un rapporto di clientela; l’ente in questione avrà già i vostri dati, vi conoscerà meglio e sarà più propenso a concedervi il prestito anche per politiche di fidelizzazione del pubblico. È possibile saldare in anticipo i prestiti personali, pagando l’importo restante e gli interessi maturati sino al momento, risparmiando così su quelli futuri; attenzione, però, perché alcuni contratti potrebbero prevedere una penale entro il tetto massimo dell’1% del prestito totale.

Nel 2015, a fronte di un andamento del mercato del credito generalmente negativo, i prestiti personali hanno conosciuto un trend al rialzo in netta controtendenza. Stando a dati Assofin, infatti, le erogazioni sarebbero aumentate del 12% rispetto al 2014, laddove i prestiti finalizzati hanno perso il 13% e le erogazioni totali sono cresciute appena dell’1,4 per cento. La richiesta di prestiti personali, insomma, resiste alla crisi, come conferma il gran numero di operatori attivi in Italia su questo fronte: si va dai grandi gruppi bancari alle finanziarie. Gli istituti di credito, tuttavia, restano prudenti nel concedere prestiti personali, soprattutto a fronte della crisi e dell’aumento del rischio di insolvenze: non soltanto i cattivi pagatori sono esclusi da questa linea di credito, ma il 30% di tutte le richieste, secondo una recente indagine, viene respinto da banche ed enti finanziari.